Dati e informazioni

Dati ed informazioni da utilizzare per l’orientamento in ingresso nel Liceo Classico

PREMESSA

Pur essendo il liceo classico sempre meno scelto dalle studentesse e dagli studenti che si affacciano alle scuole superiori (sul podio, in ordine: istituti tecnici, licei scientifici e istituti professionali), rimane di gran lunga quello in cui gli studenti si diplomano con i voti migliori. Subisce il liceo classico, anno dopo anno, una sempre maggior riduzione del corpo studentesco dovuta ad una presunta inutilità della preparazione classica nella ricerca di un impiego, ed anche a una ansia scientista e tecnicista, per la quale ciò che non è matematica è da buttare, sebbene, per citare Umberto Eco, “solo chi ha il respiro culturale che può essere offerto da buoni studi classici è aperto all’ideazione, all’intuizione di come andranno le cose quando oggi non lo si sa ancora. […] Se non è forse subito capace di fare bene i mestieri esistenti, è più aperto ai mestieri di domani e forse capace di idearne alcuni” (L’Espresso, 3/10 2013). Nella presente scheda si terrà conto del liceo classico, del liceo scientifico (nei suoi due indirizzi separatamente, tradizionale e scienze applicate) e degli istituti tecnici ad indirizzo economico e ad indirizzo tecnologico; la ratio di questa scelta è, anzitutto, quella di far risaltare le maggiori differenze tra le due scuole meno dissimili fra di loro, liceo classico e liceo scientifico, in secondo luogo quella di dare spazio anche alla realtà più ambita fra le scuole superiori in Italia, gli istituti tecnici appunto.

 

ALCUNI DATI

Secondo AlmaDiploma (prenderemo tutte le statistiche dal sito di questa associazione, riferendoci sempre ai dati sul 2015) nei licei classici, c’è stato un tasso di non ripetenti, sulla popolazione campione, pari al 95.3%; meno onorevoli il 94% dello scientifico (94.4% tradizionale, 92.2% scienze applicate), l’84% dell’istituto tecnico a indirizzo economico, l’80.2% dell’istituto tecnico a indirizzo tecnologico, il 75.6% dell’istituto professionale a indirizzo industria e artigianato ed il 78.1% dell’IP dei servizi.

Relativamente ai dati sulle votazioni finali dell’esame di Stato, il classico diploma il 10.6% degli iscritti con 100 o 100 e lode, contro il 10% dello scientifico tradizionale, il 5.8% di scienze applicate, il 4.4% dell’IT economico ed il 3.8% dell’IT tecnologico. Nei voti da 81 a 90 e da 91 a 99 il classico batte lo scientifico tradizionale, rispettivamente, di 1.2% e di 1.8% e lo scientifico ad indirizzo scienze applicate di 4.5% e 4.6%; i due IT si distaccano dal classico per 6.7%-5.1% (IT economico) e 8.8%-6.3% (IT tecnologico). Il voto medio all’esame di Stato per gli studenti del liceo classico è 80.6, quello per gli studenti del liceo scientifico tradizionale 79.6 e per scienze applicate 76.6, seguono gli IT (prima economico e poi tecnologico) con 75.2 e 74. Risulta così che, mediamente, le studentesse e gli studenti del liceo classico si diplomano con voti più alti rispetto alle loro compagne e ai compagni dello scientifico e degli istituti tecnici.

Dopo essersi diplomati gli studenti dei due indirizzi liceali optano per facoltà diverse. Ai primi tre posti per il classico troviamo medicina/odontoiatria (16.4%), giurisprudenza (13.2%) e lettere (10.9%). Per lo scientifico tradizionale le scelte sono queste: ingegneria (16.9%), medicina/odontoiatria (14%) e economia/statistica (10.4%). Per lo scientifico/scienze applicate: ingegneria (20%), medicina/odontoiatria (9.4%) e professioni sanitarie (8.4%). Per l’IT economico: economia/statistica (15.4%), lingue (4.9%) e scienze politiche (3.5%). Per l’IT tecnologico: ingegneria (12.5), professioni sanitarie (3.8%) e architettura (3.7%).

Gli ex studenti del classico però hanno tempi e voti di laurea migliori di tutti gli altri, con 0.5 trentesimi in più rispetto agli studenti dello scientifico e circa due mesi di vantaggio su tutti gli altri.

A quanto pare il liceo classico fornisce ai suoi studenti gli strumenti che servono loro non solo per studiare bene, ma anche per capire in profondità la bellezza dello studio: gli ex studenti del classico che decidono per l’abbandono degli studi sono lo 0.6% (1.3% allo scientifico tradizionale, 3.2% allo scientifico/scienze applicate, 25% all’IT economico, 27.4% all’IT tecnologico) e quelli che sono fortemente indecisi sull’opportunità di continuare a studiare dopo la maturità sono il 2.7% (5.4% allo scientifico tradizionale, 9.4% allo scientifico/scienze applicate, 27.5% all’IT economico e 28% all’IT tecnologico). Va detto però che i due istituti tecnici citati offrono molte maggiori possibilità di immediato impiego, visto anche il programma di tirocini obbligatori per gli studenti.

Il classico rimane comunque, anche dopo il percorso universitario, l’indirizzo più apprezzato da chi lo ha già frequentato: il 76.2% degli ex studenti lo rifarebbe, contro il 69.2% degli ex studenti del liceo scientifico tradizionale, contro il 63.8% degli ex studenti del liceo scientifico/scienze applicate, contro il 60.1% degli ex studenti dell’IT economico e contro il 60.9% degli ex studenti dell’IT tecnologico.

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